Parterre e asfalto

Donchisci@tte.


Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi sono “stati” i protagonisti lo scorso 16 febbraio 2020 di “Donchisci@tte” di Nunzio Caponio, ispirato al capolavoro di Cervantes, terzo appuntamento del cartellone realizzato al Teatro Verdi di Pollenza da Comune e AMAT con il contributo di MiBACT Direzione Generale dello Spettacolo e Regione Marche  

Una scrittura originale che prende ispirazione dallo spirito dell’opera di Cervantes, scagliando una volta di più la simbologia di questo ‘mito’ contro la nostra contemporaneità. Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da un Sancho, che è insieme figlio e disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo, disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene.

Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea. Unica finestra sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all’Azione, a una qualche azione.

E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.  

Lo spettacolo, adattato e diretto da Davide Iodice, a cui si devono anche le luci, con le scene di Tiziano Fario e i costumi di Daniela Salernitano, è prodotto da Arca Azzurra Teatro.

C.C.

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